Leggo con disgusto della sentenza di condanna dei vertici di Google Italia per un episodio di bullismo verificatosi tempo addietro, e pubblicato su YouTube dagli sciagurati autori dell'episodio medesimo.
Quello che penso in proposito già lo scrissi a suo tempo e non mi ripeterò. Potrei solo aggiungere che mi piacerebbe sapere come mai l'associazione Vividown non sia intervenuta prima a difesa della vittima. Forse che se non fosse stato per merito di Google non sarebbe mai venuta a conoscenza del fatto ? E` probabile.
Come non associare quindi questa ennesima perla di giurisprudenza oscurantista ed informaticamente analfabeta (che ben fa il paio con quest'altra) sui temi della Rete ad un capolavoro della letteratura quale la storia di Pinocchio ? Il povero burattino, derubato dal Gatto e dalla Volpe delle monete d'oro ricevute da Mangiafuoco, era corso nel vicino paese di Acchiappacitrulli per denunciare l'accaduto ad un giudice, impersonato nel racconto da uno scimpanzé; questi, una volta ascoltata con attenzione la vicenda, naturalmente ... sbatté in prigione Pinocchio!
Che altro dire, spero solo che il processo di appello non si tenga anch'esso nel tribunale di Acchiappacitrulli, e che finalmente si ponga fine a questa voglia di farsi pubblicità alle spalle del povero involontario protagonista di questa vicenda.
Inutile dire che, se ciò non accadrà, i certamente molti altri episodi analoghi avranno meno probabilità di venire scoperti. In attesa dell'appello le vittime, sentitamente, ringraziano Vividown, il giudice e tutti coloro che, come ad esempio l'On. Maurizio Gasparri, plaudono alla sentenza e puntano il dito contro Pinocchio, ignorando completamente il Gatto e la Volpe.