Leggo oggi la notizia dell'imminente processo ai dirigenti italiani di Google per una vicenda di bullismo risalente a qualche tempo fa, e che all'epoca fece scalpore. Credo che il suddetto rinvio a giudizio rappresenti l'ennesimo esempio di arretratezza culturale e legislativa di un "mondo fisico", ed in particolare della nostra vecchia Italia, che proprio non riesce a comprendere e a fare proprie le dinamiche del "mondo virtuale", cioè di quel mondo che si è venuto a creare per effetto della possibilità per tutti di comunicare con tutti. Non posso quindi che riconfermare quanto già scrissi all'epoca in altra sede circa la mia opinione su questa vicenda, e confidare nella speranza che prima o poi un giudice si renda conto di quanto assurdamente anacronistiche siano certe posizioni, e giudichi di conseguenza.