Matteo Renzi è oggi una delle uniche due persone che in Italia stanno facendo Politica (quella con la "P" maiuscola). L'altra è Beppe Grillo.
Renzi sta cercando di compiere una missione al limite dell'impossibile, ovvero rendere il PD un partito votabile. Votabile anche da chi non l'ha mai votato prima. Votabile anche da chi se vivesse in America voterebbe Democratico, ma in Italia ha sempre votato qualcos'altro, spesso neppure a sinistra. Se Renzi ce la farà, forse riuscirà a trasformare quello che alla radice è ancora il vecchio PCI (con troppi Peppone, ma anche con tanti Don Camillo) in un partito Laburista di tipo anglosassone, quello che anche chi non voterebbe il PD di oggi sarebbe forse disposto a prendere in seria considerazione; a maggior ragione in questa fase di totale disorientamento e di sfiducia nei partiti di buona parte dei cittadini "comuni" (e perfino di una parte di coloro che una tessera di partito magari in tasca ce l'hanno).
Per parte mia auguro a Renzi di farcela. Se non ce la farà, le prossime elezioni le vincerà Beppe Grillo (il che potrebbe anche essere un bene, specie se Renzi dovesse non farcela).