Oggi vorrei esprimere la mia solidarietà per don Alessandro Santoro, un sacerdote che ha saputo rendere onore alla propria fede celebrando questo matrimonio. La luce che emana dalla figura di don Santoro e dal suo cuore di figlio di Dio rende ancor più tetro il buio che circonda coloro il cui cuore è invece indurito da uno spesso strato di vuoti precetti. L'uomo non osi separare ciò che Dio ha congiunto.
La motivazione con la quale la Curia ha invece separato ciò che Dio ha congiunto si commenta da sé:
"L’atto di don Santoro assume particolare gravità in quanto genera inganno nei riguardi delle due persone coinvolte, che hanno potuto ritenere di aver celebrato un sacramento laddove ciò era impossibile".
Nulla è impossibile a Dio, ma non mi meraviglio che la Chiesa Cattolica se ne dimentichi così spesso.