Un simbolo scomodo
Nei giorni scorsi la Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo, sulla base del ricorso presentato da una cittadina italiana di origine finlandese, ha stabilito che i crocefissi vadano tolti dalle aule scolastiche, in quanto la loro presenza costituisce "una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni". Convinzioni che evidentemente non contemplano quello che il crocefisso sta lì a ricordarci, ovvero che ogni giorno una moltitudine di uomini patiscono umiliazioni ed ingiustizie per mano di altri uomini loro fratelli. Evidentemente non si considera questo messaggio abbastanza universale e si preferisce togliere di mezzo ciò che ce lo ricorda, così che la nostra coscienza non ne venga turbata.
Il crocefisso è portatore di un messaggio "scomodo", un messaggio che era fastidioso duemila anni fa come lo è oggi; un messaggio che, proprio perché universale, è spesso ... (continua)
Scuola e tecnologia
In questi giorni la On. Mariastella Gelmini, Ministro della Pubblica Istruzione dell'attuale governo, ha detto che la scuola italiana deve favorire maggiormente lo studio della lingua Inglese e della tecnologia, intendendo per quest'ultima, immagino, soprattutto quella relativa alle nuove forme di comunicazione telematica, e quindi in sostanza di Informatica e di Internet; in pratica una riedizione delle famose "tre I" di morattiana memoria. Benissimo, concordo. Tuttavia, se l'obiettivo della scuola è ancora quello di formare le coscienze, insegnando ai ragazzi a pensare con la propria testa e ad essere non solo competenti ma anche, e soprattutto, donne e uomini liberi e consapevoli ... (continua)