OTTOBRE 2021

Prevalente stabilità a carattere freddo

1-9: Perturbazione atlantica, freddo in quota ma mite in pianura

Il mese si apre con una giornata serena, ma un nuovo guasto del tempo dopo quello di fine settembre sembra imminente. Il giorno 4, infatti, avviene il transito di una saccatura atlantica che genera una Genoa Low, ovvero un'area di bassa pressione sul Golfo di Genova, la quale è responsabile del transito di una intensa perturbazione sulle regioni settentrionali. Quando in autunno si rompe il tempo a farne le maggiori spese è spesso la Liguria: questa volta ad essere flagellata dai temporali è la valle Stura, e nel punto di rilevamento di Rossiglione (GE) è stato registrato un accumulo di almeno 850 mm tra il 3 e il 4 ottobre (815 mm in 24 ore, dei quali però ben 740 in 12 ore ovvero il nuovo record europeo), un valore che ha pochi precedenti nella storia meteorologica del paese. Basti pensare che in alcune aree del pavese, tra le più colpite, si sono osservati accumuli non superiori a 100 mm nelle 24 ore, e che più a est tali accumuli scendono uniformemente sotto quota 50 pure sommando la pluviometria dal 3 al 6 ottobre (qui a Castel San Giovanni ci fermiamo a 27 mm). Di questa fase, curiosa è stata la comparsa sia degli ultimi temporali che delle prime nebbie mattutine. Successivamente la depressione si isola sull'Italia centrale richiamando dell'aria fredda che era stata sospinta fin sui Balcani da un'altapressione presente sulla Russia, ma, sebbene in quota si inizi a risentire di un deciso calo delle temperature, tiepide giornate di sole alternate a notti con cieli spesso sporcati da nubi mantengono la temperatura su valori piuttosto elevati, specie le minime. Degno di menzione è senz'altro lo splendido arcobaleno a doppio arco del 6 ottobre.

Lo spettacolare arcobaleno del 6 ottobre

Doppio arco

Sulla Rocca d'Olgisio

Dettaglio

Al crepuscolo

10-20: Temperature sottomedia, arrivano le prime brinate

Il vortice ciclonico staziona sulle regioni centro-meridionali quanto basta per agganciare un impulso di aria artica che nel frattempo era stato attivato da un'espansione in senso meridiano dell'alta pressione delle Azzorre. Il giorno 13 forti venti di Bora spazzano l'Adriatico dove entra l'isoterma di 0°C alla quota di 850 hPa (1500 mt), e mentre il maltempo attanaglia il meridione, al nord i cieli si mantengono tersi complice il ricambio d'aria, regalandoci così una bella panoramica nitida delle Alpi con le cime imbiancate dalla prima neve. Ma, in questo contesto, a pomeriggi gradevoli corrispondono notti decisamente fredde, tanto che il 14 nei campi si presenta la prima brina di stagione (+2,9°C) ed il 15 si scende perfino a +1,8°C, il tutto condito da locali banchi di nebbia radenti che conferiscono alla campagna una veste già invernale. Questa situazione, pur mitigandosi gradualmente, si protrae ancora fino al giorno 20. La seconda decade chiude quindi senza piogge e con una media di +10,89°C (-2,11°C dalla norma).

Un velo di nebbia sui campi

La prima brina

Aghi di ghiaccio

21-31: Lieve rialzo termico, poi ancora freddo

Con l'inizio dell'ultima decade, sul nord Europa si fa strada una una vasta depressione atlantica che produce un lieve rialzo termico notturno dovuto a cieli talvolta coperti. Non si presentano le piogge a causa della traiettoria troppo settentrionale della perturbazione collegata, tuttavia la zona di bassa pressione è seguita da un consistente afflusso di aria fredda che nei giorni seguenti incomincia ad interessare anche la Pianura Padana. Le piogge arrivano solamente in alcune aree del meridione a causa della persistenza di un TLC (ciclone mediterraneo). Il 22, per l'ultima volta nel 2021, si raggiungono i 20 gradi, e il giorno seguente è contraddistinto da una presenza prolungata della nebbia (prima al suolo e poi in graduale rialzo andando a costituire una copertura di nubi basse). Successivamente, la massa d'aria fredda irrompe con decisione dalla porta della Bora così che nelle notti seguenti si raggiungono valori minimi invernali, con apice il 26 (+1,1°C). Si susseguono le belle giornate, anche se a fine mese cieli più cupi e pioviggini ci ricordano che ormai...siamo a novembre!

La veste autunnale dei boschi

Colori


Bilancio

Ottobre 2021 chiude con una temperatura di poco inferiore a quella che è la media climatologica di riferimento (-0,56°C), appena più fresco rispetto a ottobre 2020. Purtroppo il deficit idrico non si riduce, anzi si accumula a causa di episodi piovosi troppo scarsi e sporadici. Sebbene il nostro si tratti ormai di un caso abbastanza isolato (in quanto le piogge sono tornate anche con decisione in buona parte delle regioni settentrionali), questa siccità va riguardata come un evento di estrema rarità e gravità, di quelli che hanno ben pochi precedenti e tempi di ritorno lunghissimi (si spera). L'unica perturbazione organizzata porta meno di 30 mm tra i giorni 3 e 6 per un totale mensile di 28,9 mm, circa un terzo delle aspettative per questo mese. La nebbia compare in 8 giorni, mentre si manifestano ancora 2 episodi temporaleschi. Gli estremi termici si toccano nei giorni 1 (+24,1) e 26 (+1,1).

Temperature medie (°C) Prp (mm)
+7,41 +18,65 +12,44 28,9

24/10/2020-24/10/2021: Un anno di rilevazioni

Riassunto 1° anno di rilevazioni meteorologiche locali:

  • Temperatura media (media min/media max): +13,8 (+8,2/+19,3) [da ricalcolare]
  • Precipitazioni: 671,4 mm
  • Neve: 39,5 cm
  • gg. con nebbia: 47
  • gg. con precipitazioni (pioggia/neve/temporale con prec.): 103 (92/10/20)
/\