MAGGIO 2025
L'ultimo fedele baluardo contro il Riscaldamento Globale
1-3: Partenza in quarta
L'ultimo mese di primavera si presenta con un vero assaggio d'estate. Il promontorio anticiclonico africano spadroneggia sull'Europa occidentale, portando con sè masse caldissime per il periodo, con punte prossime ai +15°C a 850 hPa. Il 2 maggio si raggiungono i +29,7°C di massima, un valore tipicamente estivo.
4-7: Pioggia e ridimensionamento termico
La situazione in corso non lasciava presagire nulla di buono, dal momento che, dopo la fase 8 della MJO, tipicamente fresca ma rivelatasi in questo caso rovente per la formazione della falla iberica e conseguente blocco a omega, occorrono le fasi "calde". Invece, con sorpresa anche dei modelli meteo, la MJO ha saltato queste fasi, ricomparendo verso la fine della prima decade in zona 5-6. La fase di inattività attraverso cui è dovuta passare ha determinato la formazione di gocce fredde, una delle quali si è presentata a ovest dell'Italia, determinando maltempo e crollo delle temperature al di sotto dei 20°C. Non si è trattato di un vero e proprio travaso di aria fredda, tuttavia, contrariamente a quanto accade nei mesi invernali, in maggio un grosso contributo alle temperature non è dato dalle masse in quota bensì dalla radiazione solare, dunque basta una rottura del tempo per passare da tepori tardo primaverili ad un freddo umido autunnale.
8-19: Tempo stabile con temperature gradevoli
La ricomparsa del segnale della MJO avviene a ridosso delle fasi 5 e 6, ma con l'impennata della NAO il cavo d'onda ciclonico si sviluppa sui Balcani. Questa volta, però, non v'è alcuna falla iberica, e pertanto le correnti sull'Italia si dispongono da settentrione, pur mantenendo una curvatura anticiclonica. Questo determina tempo stabile e gradevole, per una fase realtivamente lunga grazie al lento spostamento della MJO verso la fase 8 ed alla opposta azione della NAO che tende gradualmente a neutralizzarsi, fino ad invertirsi. La combinazione delle due forzanti produce uno stallo in uno degli assetti più favorevoli per la Penisola, mantenendo stabilità atmosferica e temperature fra 10 e 25°C.
20-23: Nuova fase di transizione
La ricaduta della MJO determina un nuovo riassetto barico sull'emisfero boreale, e questo determina il nuovo sviluppo di locali gocce fredde che mettono radici anche sul Mediterraneo, provocando diffusi fenomeni temporaleschi. Interessante il caso della sera del 22 maggio, quando, dopo una giornata di intensi rovesci diffusi su tutto il nord, in serata persistono intense precipitazioni che sfuggono all'occhio dei vari radar meteorologici. La ragione è da ricercare nello spessore e nell'altezza della nube foriera di rovesci: in questo caso si trattava di un nembostrato, una nube spessa anche meno di 3 km e molto bassa, che i radar faticano a leggere o la cui entità è spesso sottostimata. Questa nube ci indica, inoltre, che siamo in presenza di un fronte occluso, piuttosto mite, con una bassa pressione morente.
24-31: Estate al via
L'ultima settimana del mese di maggio gode di una ritrovata stabilità. Fatta eccezione per lo sporadico temporale del 27, il tempo si è oramai impostato sui binari dell'estate. Grazie ad una MJO in fase 4 e ad un'Oscillazione Artica forte, la fascia degli anticicloni subisce un sostanziale rialzo, e questo porta con sè anche i primi 30°C di stagione, registrati negli ultimi 3 giorni del mese, nonchè le prime notti tiepide.
Bilancio
Il mese può essere suddiviso in 5 fasi. Dall'1 al 3 ha spadroneggiato l'anticiclone africano, grazie ad una Mjo in fase 8 e ad una AO relativamente intensa, che probabilmente ha favorito il rialzo della struttura altopressoria e l'inserimento della goccia fredda a ovest. La successiva fase di maltempo, dal 4 al 7, è favorita dallo smantellamento dell'impianto barico preesistente, dovuto alla neutralizzazione della MJO e al "vuoto di potere" nella determinazione delle onde di Rossby. Una riorganizzazione avviene alla fine della prima decade, assetto che permane fino al 19, con asse ciclonico ad est e un getto meridiano. Una nuova anarchia circolatoria si viene a creare per le solite cause a ridosso dell'inizio della terza decade, quando si verifica un nuovo episodio di maltempo. Questa fase si risolve con lo sviluppo, a partire dal 24, di una configurazione da fase 4, tipicamente calda, agevolata da un nuovo più concreto rialzo della AO.
Il salto delle fasi calde durante la parte centrale del mese ha avuto un impatto significativo sulle temperature medie: ancora una volta, maggio si conferma in controtendenza rispetto agli altri mesi dell'anno, tutti votati ad un più o meno corposo riscaldamento. Pur risultando il secondo più caldo dal 2021, maggio 2025 si chiude con un'anomalia di soli +0,76°C sulla media climatologica 1986-2015. Si tratta di una temperatura mensile di +18,36°C, circa un grado e mezzo sotto al caldo 2022. Si contano ben 3 giornate con più di 30°C, una minima assoluta di +9,0°C (8 maggio) e una massima di +30,7°C (29 maggio).
Le precipitazioni, distribuite su 7 giornate di pioggia, ammontano a 79,0 mm attestandosi appena al di sotto dello standard.
Il quadro eolico mostra molteplici affinità con il mese precedente. Anzitutto si nota una spiccata prevalenza dell'E, dovuto a Scirocco e infiltrazioni fresche durante gli scambi meridiani, quindi abbiamo già indizi di un mese fresco. Il NW si piazza ancora al secondo posto, come frutto di correnti mattutine in condizioni anticicloniche, ben presenti in questo mese. Infine, risaltano le brezze di monte e di valle, rispettivamente da SSW e N. Modesta la raffica mensile, solo 37,0 km/h.
La radiazione solare si mostra in ulteriore crescita, 12,94 ore medie giornaliere.
Copyright (C) Mariano Strozzi 2024