FEBBRAIO 2025

Un interminabile autunno

1-7: Temporanea sfreddata

Il mese si apre con un po' di pioggia, dopodichè il tempo si stabilizza temporaneamente, e come spesso accade in inverno ciò implica un calo delle temperature, soprattutto di quelle minime, nonchè un ritorno delle gelate e delle nebbie mattutine.

 


Fiori di ghiaccio sull'auto

Alba a Polezzera

8-13: Parentesi autunnale

Il rallentamento della zonalità favorisce la retrogressione alta di alcune depressioni che si vanno ad approfondire sulla Francia, richiamando sull'Italia masse d'aria piuttosto miti. Inoltre, il ritorno della nuvolosità persistente provoca un sensibile rialzo delle minime notturne, che si portano su valori tipici dell'autunno.

14-21: Assaggio di normalità

La situazione si sblocca bruscamente nel giorno di San Valentino, quando irrompe una massa d'aria finalmente degna dell'inverno, grazie all'innalzamento di un lungo promontorio anticiclonico dalla Spagna alla Groenlandia. Come in gennaio, il tentativo di portare il gelo sull'Europa mediterranea va in fumo, a causa dell'influenza nociva della stratosfera polare, con fenomeni di riflessione d'onda che impediscono la propagazione verticale dei flussi di calore e la conseguente rottura del VP. Si imposta comunque una dinamica interessante, con l'improvvisa irruzione, dopo una giornata inizialmente variabile e molto mite, di una massa d'aria fredda accompagnata da raffiche di vento a 53 km/h da est. Le nubi cumuliformi generate dal sollevamento della preesistente massa mite danno vita a rovesci di graupeln o neve tonda, che interessano brevemente anche la nostra città, grazie anche al repentino calo termico in coda ai fenomeni. Tagliato il promontorio anticiclonico, l'atmosfera riparte nel suo flusso zonale, ma l'aria fredda subentrata permane per diversi giorni, regalando un assaggio d'inverno conciliato dalla visione delle colline innevate. Curioso il fenomeno all'alba del 15: i rapidi rasserenamenti e il raffreddamento radiativo ghiacciano la pioggia caduta, creando una glassa di ghiaccio su tutte le superfici


Nevicata di San Valentino...

...al Monte Penice

Val Tidone il 15/02

Diga del Molato

Quota neve

Il lago

22-28: Nuovo rialzo termico

Il trasferimento di vorticità sull'Atlantico chiude le danze invernali definitivamente, e sull'Italia riprende a spirare il mite alito oceanico, accompagnato da nubi e qualche pioggia, che appongono il sigillo sull'ennesimo inverno trascorso in sordina.


Bilancio

La prima settimana dell'ultimo mese d'inverno osserva condizioni di NAO++ e una MJO in fase 5-6, un pattern compatibile con un asse di saccatura ad est dell'Italia, ragion per cui si concretizzano condizioni termiche più fredde ma in un contesto di pressione elevata. La successiva caduta vertiginosa dell'AO, che raggiungerà valori di -5 al suolo a metà mese (-4 a 500 hPa), comporta un primo indebolimento della NAO a fine prima decade, con conseguente temporanea situazione di neutralità, associata ad una MJO nel frattempo traslata in fase 6, che induce la formazione di una saccatura lunga ma poco profonda ad ovest dell'Italia, con passaggio a condizioni di tempo blandamente perturbato e mite. Verso metà mese si concretizzano gli effetti della caduta dell'AO, e si imposta un promontorio anticiclonico di blocco, la cui iniziativa viene però, come detto poc'anzi, bloccata dal concomitante tentativo di condizionamento troposferico (da parte della stratosfera polare). Le due azioni si neutralizzano vicendevolmente, esattamente come avvenuto poco più di un mese prima. Niente freddo, ma nemmeno ese-cold, soltanto una breve sfreddata seguita da un inevitabile rinforzo della circolazione zonale e una caduta di intensità della MJO, che attraversa silenziosamente la fase 8. Il congedo dell'inverno avviene quindi con ampie vorticità sul medio Atlantico, promontorio sub-tropicale sull'Europa occidentale, circolazione secondaria isolata fra Turchia e Balcani. Tempo inizialmente stabile ma non troppo caldo sull'Italia, poi via via più incerto per la lenta traslazione di tutto questo pattern verso est, secondo quanto comandato dallo spostamento dell'MJP in fase 1 negli ultimissi giorni del mese.


Prima fase: 1-7/02

Seconda fase: 8-13/02

Terza fase: 14-21/02

Quarta fase: 22-28/02

L'assenza di prolungate fasi fredde ha determinato un mese complessivamente più mite della media storica di riferimento (1986-2015) di +2,42°C (media rilevata di +5,92°C). Febbraio 2025 si è chiuso quindi come molto mite, nonostante sia il 2° più freddo degli ultimi 5 anni, dietro al 2023, e a dispetto dell'assenza di giornate particolarmente calde. Questo è tuttavia un altro effetto del riscaldamento intenso subito da questo mese, la cui variabilità si è andata appiattendo, come descritto in questo articolo.


Temperature medie di febbraio dal 2021

Le precipitazioni risultano moderatamente superiori alla media climatologica e ammontano a 66,5 mm distribuiti su 9 giorni di pioggia.


Precipitazioni a febbraio dal 2021

Dall'analisi dei venti emerge una netta prevalenza dell'est, probabilmente imputabile alla dominanza delle circolazioni depressionarie su quelle altopressorie (si intende circolazioni a curvatura ciclonica, non necessariamente basse pressioni).


Direzione del vento

Si contano 9.82 ore di luce giornaliere medie nel mese di febbraio 2025, e dall'esame a risoluzione giornaliera si evince la distribuzione della radiazione solare in tre picchi, alternati a due valli, queste ultime corrispondenti alle due fasi di maltempo.


Radiazione solare
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