MARZO 2022

Tra siccità estrema e forti gelate

1-13: Inizia la primavera, ritorna l'inverno

Dopo una seconda parte di inverno stabile e molto mite, la primavera meteorologica inizia con una bora impetuosa che porta l'isoterma di -7°C ad inserirsi in Pianura Padana a 1500 mt. Nel frattempo prende finalmente piede il final warming di questo bastardissimo Vortice Polare, ma purtroppo, invece della porta atlantica, si apre quella continentale, con reiterati ingressi di aria fredda e secca che mantengono le temperature di diversi gradi al di sotto della media. Tra il 4 e il 5, una retrogressione da est manifestatasi con nuovi venti di bora porta la -8°C alla quota isobarica di 850 hPa (1500 mt): si tratta della temperatura più bassa raggiunta in quota dall'inizio della stagione fredda! Nei giorni seguenti la massa d'aria ha modo di sedimentare, e se di giorno non sempre si raggiungono i +10°C, sono le notti a far registrare valori decisamente atipici, con una serie di minime degne dei migliori momenti invernali (-5,5°C il 6, -5,9°C il 7 e -6,0°C il 9, le ultime due di questa fila sono le più fredde da inizio 2022!). I cieli sereni da un lato concedono un'intensa radiazione solare che mitiga un po' le temperature diurne, dall'altro un rapido crollo termico che nei campi porta valori sottozero già dal tramonto. La prima decade chiude con una media di soli +3,84°C, ben 4°C al di sotto della norma, ma è bene distinguere massime normali (media di +12,07°C) da minime eccezionalmente fredde (media eccezionale di -3,50°C). Purtroppo non è caduta neanche una goccia. Inizio di primavera quindi freddo e secco, direi una "primafalsa" fin qui.

Tramonto marzolino

Campagna al crepuscolo

Ore 18.50: mentre la stazione rileva +6,5°C, in campagna si gela...

 

 

14-18: Freddo in momentanea attenuazione ma assenza di precipitazioni

Con l'inizio della seconda decade sfuma l'unica occasione per il ritorno di precipitazioni dopo questa interminabile attesa. La corrente fredda orientale tenta un'interazione con una saccatura in discesa sulla penisola Iberica, ma l'affondo è troppo occidentale e sul nord-ovest viene richiamata solo qualche velatura che quantomeno mitiga un po'le rigide temperature notturne. Dalla saccatura spagnola viene tagliato fuori un vortice ciclonico semistazionario che seguita a sporcare i cieli del nord-ovest italiano, concedendo così alla vegetazione una tregua dalle forti gelate.

 

19-29: Atlantico, se ci sei batti un colpo!

Come si può notare dall'immagine allegata, la siccità coinvolge ora tutta l'Europa centro orientale. Il nord-ovest è tra le aree più afflitte e sulle Alpi la disponibilità di neve è dimezzata rispetto alla norma. E se allarghiamo lo sguardo al deficit idrico accumulato nel secchissimo 2021, allora la situazione assume carattere di assoluta eccezionalità. In più, nonostante un epilogo di inverno decisamente mite, quest'anno la fioritura non è stata anticipata; questo potrebbe essere sintomo dello stress notevole cui è sottoposta la vegetazione. Nel corso della terza decade, poi, si impone un campo di alta pressione su tutta l'Europa: grazie ai terreni estremamente secchi su tutto il vecchio continente, ai tassi di umidità bassissimi e ai cieli sereni, le temperature massime subiscono un rialzo pronunciato mentre di notte il raffreddamento è rapidissimo, e si registrano, così, escursioni termiche record. Il 24 marzo vengono registrati 31,1°C (!!) di escursione termica giornaliera in Ungheria, 26-28°C sul basso Piemonte, 23,8°C qui. Dal 26, grazie ad una lieve ripresa anche dei valori minimi, può finalmente sbocciare la primavera e anche in pianura le piante si riempiono di fiori. Il 28, grazie all'ennesima splendida giornata di sole, viene raggiunto il culmine dell'escalation termica e si toccano i +22,8°C.

SPI Index per la 3^ decade di marzo

Non è nebbia, c'è il 40% di umidità!

Anticiclone, terreni secchi e cieli sereni favoriscono forti inversioni. Questo è il ristagno del fumo di una cascina dovuto proprio all'inversione spessa appena qualche metro.

 

Un'altra primavera

Piante fiorite

Chiesa di Parpanese

Affiorano degli isolotti

Il blocco di cemento è il livello medio

Panoramica del Grande Fiume, messo come solitamente è in agosto

30-31: Finalmente acqua!

Dopo più di un mese, un'infinità di giornate ventose e cieli quasi sempre limpidi senza neanche un'ombra, finalmente una coraggiosa perturbazione atlantica si apre un varco attraverso l'immenso anticiclone e spezza una siccità che ha pochi precedenti. Su alcune zone del Piemonte, infatti, non pioveva da quasi 100 giorni! Nel dettaglio, un importante riscaldamento della stratosfera polare (il secondo, dopo quello di fine febbraio) produce maggiori ondulazioni della corrente a getto, e, verso fine mese, all'elevazione in Atlantico di un'area altopressoria corrisponde la discesa dalla Scandinavia verso l'Europa centrale di una saccatura. Il cambio del tempo è parecchio incisivo al di là delle Alpi, dove nevica a tratti fino in pianura. Il moto leggermente retrogrado della saccatura favorisce tuttavia una "rodanata", ovvero un'ingresso della massa d'aria fredda dalla Valle del Rodano, con conseguente formazione di un minimo depressionario sul golfo ligure e genesi di instabilità sulle regioni settentrionali. A livello quantitativo, alla fine, non si può che definirlo un peggioramento "da quattro soldi" (11,7 mm), ma perlomeno marzo si salva da un bilancio pluviometrico nullo, evitando di risultare una copia ancora più amara del marzo dell'anno scorso.

Spuntano puntualmente anche i narcisi


Bilancio

Il mese di marzo 2021 aveva presentato condizioni che sembravano avere tempi di ritorno lunghissimi, specie in periodo di Riscaldamento Globale visto che i record di freddo dovrebbero diventare sempre più rari, e, invece, chi mai si sarebbe aspettato un suo bis ancora più estremo soltanto un anno dopo? Purtroppo quest'anno c'è un ulteriore aggravante: se marzo 2021 era stato preceduto da uno degli inverni più piovosi degli ultimi anni, l'inverno 2021-2022 non è stato altrettanto generoso, e questo pesante deficit si aggiunge a quello ancor più rilevante accumulato nel corso del 2021. Il mese si chiude con una temperatura media di +6,99°C, ovvero -1,51°C dal riferimento (ma le massime sono miti, +14,91°C, mentre la media delle minime è addirittura negativa e inferiore a quella registrata a febbraio, -0,38°C). Gli estremi termici minimo e massimo vengono toccati rispettivamente nei giorni 9 (-6,0°C) e 28 (+22,8°C). Le precipitazioni, tutte cadute in un unico peggioramento, ammontano a 11,7 mm (42 mm nel 2022 finora), decisamente scarse per un mese di primavera. Il numero di gelate, 17, è da mese invernale e costituisce senz'altro un record da inizio 2000 per marzo. Il mese è stato contraddistinto praticamente per intero dall'alta pressione, e ora urge il ritorno delle perturbazioni vere, quelle in grado di portare 50 mm diffusi nell'arco di qualche giorno.

Temperature medie (°C) Prp (mm)
-0,38 +14,91 +6,99 11,7
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