DICEMBRE 2020
Mite e molto piovoso, ma con un gran finale
L’inverno meteorologico inizia bene, con una debole nevicata mista a pioggia che il giorno 2 imbianca democraticamente buona parte della pianura (2 cm), ma sopra i 400 mt il manto supera i 15 cm. La prima decade prosegue tra piogge abbondantissime e qualche fiocco fradicio nei giorni 4 e 5, con 140 mm! Nevica su Pavese e basso Piemonte, ma sono le montagne a fare il pieno, con 1 metro di manto sul Penice e 2 metri sulle Alpi (proprio ora che gli impianti sono chiusi). La seconda decade presenta sovente cielo coperto che inibisce la dispersione di calore, ed il 22 si tocca la massima assoluta di +11,8. Proprio il giorno di Natale, però, la situazione si sblocca: un vortice freddo in quota irrompe al nord, con favonio nelle vallate alpine e bora sul NE e sulle adriatiche. L’azione combinata della ventilazione settentrionale e delle precipitazioni intense porta ad un brusco calo della temperatura, e inizia una fitta nevicata coreografica con accumulo esiguo proprio nella sera di Natale di questo particolare 2020. Il giorno 26 le fredde correnti che seguono la perturbazione spazzano l’aria, riportando il sole dopo tanto tempo. Il 27 si scende a -3,2 con un po’di nebbia, poi si copre e si prepara la più importante nevicata degli ultimi 10 anni, che localmente stabilisce anche un record di intensità: dopo la mezzanotte del 28 cadono i primi fiocchi, ma l'apoteosi nevosa si ha in mattinata; alla fine dell'evento, attorno alle 11, l'accumulo ammonta a 31 cm grazie anche alle temperature costantemente negative. Dalla sera il cielo si rasserena e la temperatura piomba a -7,4. Gli ultimi 3 giorni sono molto freddi, complice un forte effetto albedo che regala due albe gelide, il 29 con foschia bassa (-9,2) ed il 31, mentre il 30 la minima si ha di sera. L’anno si chiude con il suo giorno più freddo, con estremi di -9,8 (minima assoluta del 2020) e +1,0, e qualche aghetto di galaverna compare sul suolo innevato.
A parte un paio di spunti invernali, questo mese ha presentato caratteristiche più novembrine (nel complesso +1,39 gradi dalla norma). Le precipitazioni sono abbondantissime (230,2 mm), circa il quadruplo di quelle attese. Una fonte riferisce che sul monte Penice (1500 mt) sia stata raggiunta l'altezza di ben 2,8 metri di neve! Sebbene per quasi tutto il mese il maltempo autunnale sia stato il protagonista indiscusso, i giorni dopo Natale sono da ricordare: nonostante l’assenza di precedenti consistenti apporti freddi da est (l’irruzione natalizia ha solo riportato i valori nella norma), il 28 si ha un evento record per dicembre. Il gelo dei giorni seguenti è opera soltanto del nostro clima padano, e la galaverna è la naturale conseguenza.
Si chiude un anno certamente complicato, ma l’attuale pandemia non deve distoglierci dalla lotta ad un problema ben più grande e di più lunga durata, quello del riscaldamento globale. Anche il 2020 è risultato molto caldo, infrangendo nuovi record in Europa e in tutto l’emisfero settentrionale, e portando la seconda annata peggiore di sempre per l’Artico. A livello locale il 2020 prosegue il trend di riscaldamento degli ultimi anni.
A parità di configurazioni, ma con un grado in meno, chissà quanta neve sarebbe caduta! :D
Temperature medie (°C) | Prp (mm) | ||
+0,91 | +6,07 | +3,59 | 230,2 |
Foto
Abbondanti nevicate fino in collina
Tanta, tantissima neve in montagna che purtroppo quest'anno non costituirà una risorsa. Dopo una pausa, il maltempo riprende ad interessare il nord Italia con incidenza dalla terza decade. Il 26 è una bella giornata, nel cielo terso si stagliano da un lato i colli piacentini che indossano l’abito più consono al periodo, con la neve che li imbianca fino alle più adiacenti pianure, e dall’altro le Alpi, anch’esse ben innevate.
|
Mattina del 28
Una delle più classiche configurazioni bariche "old-style" in grado di portare la neve fino in pianura è responsabile di una intensa nevicata da scorrimento, la quale accumulerà 31 cm in meno di 11 ore. Oltre ad essere un evento record per il mese di dicembre, ciò che colpisce maggiormente è l'intensità dei fenomeni, che raggiunge l'apice in mattinata, segnatamente tra le 7 e le 10. Qui un racconto in prima persona dell'evento.
Le temperature negative consentono ai fiocchi di attaccarsi alle superfici come colla |
Intensità massima della nevicata |
Time-lapse dell'evento |
La campagna congelata
Il forte effetto albedo e le lunghe notti a ciel sereno favoriscono intense gelate con valori che superano a fatica gli 0°C di giorno e si approssimano ai -10 di notte.
Copyright (C) Mariano Strozzi 2024