LUGLIO 2024

Anticicloni alla riscossa

1-8: Prosegue l'estate anni '90

Luglio si presenta con vesti insolite: tante nubi, temperature gradevoli e una corrente a getto tesa proprio sopra al nord Italia. All'interno di questo fiume d'aria che scorre indisturbato a 10 chilometri di altezza può inserirsi qualche ondulazione ciclonica, che può fungere da miccia d'innesco per fenomeni di forte maltempo. L'atmosfera, specialmente in un catino chiuso come la Val Padana, tende a stratificarsi, e all'azione riscaldante del Sole che favorisce l'instaurazione di moti convettivi a ciclo diurno si contrappongono forze inibenti. Qualsiasi perturbazione di un equilibrio così precario può sollevare il coperchio e scatenare violenti fenomeni atmosferici. È questo il caso dell'alba del 3 luglio, quando uno di questi cavi d'onda all'interno del getto ha inserito aria più fredda in quota e creato un sufficiente shear per innescare i moti convettivi, e generare quindi un forte temporale. In due ore e mezza sono caduti ben 50,8 mm di pioggia, più di quello che normalmente cade in tutto il mese. Grazie alla persistenza della nuvolosità, si è registrata una temperatura massima di soli +21,8°C riferita alle ore notturne, mentre in giornata a stento si è saliti sopra i 20°C. Nei giorni seguenti si è assistito ad una ripresa dei valori termici, tuttavia in un contesto di temperature al più allineate alla media, quando non inferiori. La variabilità ci ha tenuto compagnia per tutta la prima settimana del mese, con una nuova occasione di instabilità nella giornata di domenica, tuttavia di entità molto minore rispetto all'episodio di mercoledì.

9-11: Prima modesta ondata di caldo del mese

Gli effetti dell'innalzamento dell'ITCZ nella terza decade di giugno iniziano a farsi sentire anche sul comparto Mediterraneo: la fascia di anticicloni subtropicali, che finora si era mantenuta piuttosto bassa di latitudine, avanza improvvisamente verso nord, inglobando tutti i paesi affacciati al Mare Nostrum, mentre va reiterandosi la circolazione depressionaria con permo sul Regno Unito. Fortunatamente, non si concretizzano affondi depressionari più ficcanti al largo della penisola iberica, e questo permette una maggiore distensione della corrente a getto, che riesce così a lambire appena le regioni di nord-ovest, concedendo qualche spiffero, mentre al centro-sud la situazione acquista nei giorni una certa gravità, come si vede dagli spaghi qua sotto, riferiti a Palermo, località che per tutta la seconda decade ha osservato temperature di +4/+8°C dalle medie storiche. Nella giornata di giovedì 11, l'isoterma di +20°C a 850 hPa raggiunge il nord Italia, ma è costretta a ripiegare nemmeno 24 ore dopo per l'inserimento di un fronte da ovest che permette lo sviluppo di due grosse supercelle, una sull'astigiano e l'altra sul milanese, con fenomeni importanti e grandine di grosse dimensioni.

12-14: Veloce rinfrescata

La situazione, sia per sinottica che per tempistiche, ricorda molto quella di un anno fa: anche luglio 2023, dopo una partenza relativamente fresca, aveva osservato una prima importante espansione dell'anticiclone africano su tutta l'Italia, che però era stata intervallata soltanto al nord da un rapido break, con temporali violenti sulla Lombardia e quasi nulla sotto la linea del Po, peraltro esattamente negli stessi giorni. Anche all'ora si attendeva un'imminente ritorno del caldo sulle regioni settentrionali, con la differenza che lo scorso anno le temperature erano generalmente più alte, quantomeno al nord. Quest'anno, dopo le due supercelle di venerdì, il cielo è tornato azzurro terso, via via sempre più sgombro dai cumuli nel corso del weekend, sintomo di un caldo che continua ad essere moderato. Unica pecca sono le minime notturne, che quest'anno continuano ad essere particolarmente elevate in pianura, pure con cieli sereni e in situazioni bariche fresche. La responsabilità di ciò potrebbe imputarsi ai suoli eccessivamente umidi, che durante il processo di raffreddamento notturno portano il vapore sulle superfici immediatamente a condensazione: per passare dallo stato gassoso a quello liquido, l'acqua cede energia sotto forma di calore all'aria soprastante, opponendosi così al suo raffreddamento. Non è un caso, difatti, che solo nella notte tra sabato 13 e domenica 14, a seguito dell'ingresso di aria più secca, si sia finalmente registrata una minima notturna in linea con le medie del periodo e ben al di sotto dei +20°C. Vedremo se questo favorirà o meno minime più basse durante la prossima ondata di caldo.

15-22: Nuova ondata di caldo più duratura

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