MAGGIO 2021

Fresco e con variabilità primaverile

Il mese di maggio si presenta con temparature nella media, dunque ancora fresche, ed un tipo di tempo instabile e a tratti ventoso, tipico del periodo. Nel dettaglio, l'inizio è contraddistinto dall'instabilità lasciata in eredità da aprile stante la convergenza proprio sul nord Italia dell'aria fredda ancora presente sull'Europa e di quella più calda che tenta una prima risalita dal nord Africa. Puntualmente rispetto al calendario si hanno le prime diffuse precipitazioni a carattere di rovescio, ovvero localizzate e di forte intensità, ma che qui hanno prodotto accumuli modesti. Con la seconda decade si presenta una reiterata instabilità temporalesca pomeridiana grazie ai moti convettivi provocati dalla ormai forte radiazione solare che genera nelle ore diurne un forte gradiente barico tra il suolo e le quote elevate. Degna di menzione è la nube temporalesca osservata il giorno 13, la quale non ci ha interessato direttamente (ha fatto giusto due gocce) ma ci ha regalato uno spettacolo mozzafiato che ha esibito uno dopo l'altro i migliori fenomeni che possono scaturire da un cumulonembo. Ma lo spettacolo offerto da questo mese non finisce qui. Due giorni dopo, infatti, il transito di goccioline d'acqua e cristalli di ghiaccio in atmosfera determina la comparsa del parelio, un'alone simile all'arcobaleno ma che circonda il sole. La spiccata variabilità prosegue per tutto il mese: piove spesso, ma con accumuli inconsistenti, e bisogna attendere il 24 per osservare il passaggio di una perturbazione un po'più organizzata. Le temperature continuano la loro lenta crescita, e dopo una minima ancora freddina (+7,0) il 20, nell'ultima decade si avverte l'arrivo dell'estate e il 29 maggio si toccano +27,2 gradi, valore assolutamente accettabile per fine maggio perchè al di sotto della fatidica soglia dei 30 gradi.

Maggio ha presentato alcune analogie con il mese precedente, come la scarsità di precipitazioni (49,5 mm), la frequente ventilazione (con un salubre ricambio d'aria) e il leggero sottomedia termico (-0,97 gradi); ma anche alcune differenze come l'assenza di sbalzi termici importanti. Questo mese, infatti, non ha presentato una circolazione atmosferica esuberante, e non si sono avute sul nostro angolo del belpaese ondate di caldo o di freddo degne di nota. Paradossalmente ha fatto più caldo il 2 aprile (+27,4) rispetto al 29 maggio (+27,2). Nel complesso lo scarto dalla media risulta contenuto e le precipitazioni, seppur scarse, si sono ben distribuite nel tempo e non hanno assunto intensità eccessive, senza così causare danni all'agricoltura. Le perturbazioni e i temporali si sono concentrati soprattutto a nord del Po, dove gli accumuli pluviometrici risultano in media o al di sopra, cancellando così il lieve deficit accumulato in primavera, ma anche dove le piogge hanno latitato sono disponibili le riserve idriche del piovosissimo inverno scorso, tanto che la neve resiste ancora sulle vette più elevate del nostro appennino.

Si chiude così la primavera 2021, che nonostante la carenza di piogge diffuse ed abbondanti ha saputo mostrare valori di temperatura più fedeli al clima di un tempo ormai passato. Questa stagione risulta perfettamente allineata alla media climatologica del trentennio 1961-1990, e senz'altro più fredda rispetto alle medie recenti, confermandosi così come la più fresca degli ultimi 8 anni, ma ciò che più ha contraddistinto questo trimestre è la frequente ventilazione, con molti giorni in cui si sono superati i 30 km/h di raffica.

Ecco alcuni parametri di rilievo riguardanti la primavera 2021:

  • 26 giorni con ventilazione sostenuta (raffiche >= 30 km/h)
  • Lo scarto dalla media 1986-2015 risulta essere di -0,83 gradi
  • Le precipitazioni ammontano a soli 106,2 mm.
Temperature medie (°C) Prp (mm)
+10,75 +23,07 +16,93 49,5

Foto

Lo scenografico cumulonembo del 13 maggio

Prima il classico cono di precipitazioni sovrastato da altissmi cumuli, poi un arcobaleno completo a doppio arco proprio davanti alla nuvola mentre affascinanti fulmini hanno completato il quadro (peccato non aver colto tutto in una foto). La sera bellissimi giochi di colore hanno dipinto la imponente nube di tonalità calde, dall'arancio al viola, prima della definitiva giunta della notte.

Arcobaleno completo

Si staglia in verso est

Inizia lo spettacolo

Alle luci del tramonto

Ormai è calata la sera

Dettaglio

Crepuscolo

Dall'arancione...all'indaco

Il parelio

Parelio


Commento sulla primavera meteorologica 2021 (1 marzo 2021 - 31 maggio 2021)

La primavera 2021 si è presentata in netta controtendenza rispetto al trend di riscaldamento che sta caratterizzando anche questa stagione. Nel dettaglio, nel corso del mese di marzo si è osservato un ostinato ridge anticiclonico sull'ovest Europa che ha bloccato le perturbazioni atlantiche, coinvogliando correnti settentrionali sull'Italia responsabili di temperature sottomedia al centro-sud e frequente ventilazione favonica al nord; nella seconda metà del mese, l'asse anticiclonico si è inclinato ed i massimi si sono ulteriormente spostati verso nord-ovest (secondo un lento movimento iniziato a fine febbraio), causando una rotazione delle correnti da nord-est sull'Italia, e causando un generalizzato calo termico culminato con le forti gelate che hanno interessato soprattutto le aree di pianura a cavallo tra la seconda e la terza decade. L'improvviso passaggio da estremi freddi a caldi è probabilmente da ricercare nella forte variazione di alcuni dei più influenti indici teleconnettivi atmosferici sul finire del mese di marzo. Sebbene la correlazione non sia del tutto chiara, la mia opinione è che l'inversione di segno della NAO unita ad una rapida progressione della MJO siano le responsabili, nell'ultima settimana di marzo siamo passati da condizioni invernali a una situazione estiva, culminata nei primi giorni di aprile. Fatto ancor più sorprendente è la successiva radicale inversione delle anomalie avvenuta nella prima decade di aprile, con una nuova intensa ondata di freddo che ha riportato le gelate e fatto registrare qualche record di freddo anche sui rilievi. Maggio ha ereditato il quadro termico negativo, ma ha osservato un lento ritorno delle perturbazioni atlantiche grazie alla caduta dei geopotenziali e delle pressioni ad ovest dell'Europa. Tirando le somme, questa primavera conta ben 14 gelate, 13 giornate di pioggia, per un totale di soli 106,2 mm, una giornata di nebbia, 2 temporali, 4 episodi di foehn e un totale di ben 25 giornate con raffiche superiori a 30 km/h, a riprova della frequente ventilazione e del repentino ricambio d'aria. Il quadro termico è oscillato intorno ad un valore medio di +13,12°C (che si discosta di -0,83°C dalla norma). Gli estremi stagionali, registrati il 20 marzo e il 2 aprile (si noti quanto vicini sono fra loro), ammontano rispettivamente a -5,0°C e +27,4°C.

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