OTTOBRE 2024
Notti tiepide e piogge abbondanti
1-10: Perturbazioni atlantiche a catena
Grazie ad una corrente a getto non particolarmente tesa (NAO su vlaori negativi non molto spinti), l'ingresso delle perturbazioni atlantiche sul continente europeo avviene proprio attraverso il track più meridionale, quello del Mediterraneo. Tra il 2 e il 4 ottobre una prima perturbazione porta pioggia abbondante su tutto il nord Italia, poi ancora l'8 ed infine il 10. Complice la persistente nuvolosità, le temperature minime si mantengono generalmente piuttosto elevate, mentre le massime superano i 20°C in solo un'occasione grazie anche al ritorno del sole.
11-15: Tregua dal maltempo
L'avvio della seconda decade è protetto da un intermezzo anticiclonico, con temperature in lieve aumento ma nuvolosità persistente, ragion per cui le minime restano su valori molto miti mentre le massime non subiscono un evidente rialzo.
16-26: Precipitazioni in grande spolvero con temperature molto miti
Il target per gli affondi depressionari resta il Mediterraneo occidentale, mentre sulla Russia europea permane un forte anticiclone di blocco che frena l'avanzamento verso est delle perturbazioni. Questa situazione esaspera il maltempo sull'Italia, ed in particolar modo sulle regioni del nord, dove si susseguono a breve distanza due importanti episodi perturbati: il primo, tra il 16 ed il 18 ottobre, porta un totale di 49 millimetri di pioggia, con accumuli generalmente maggiori verso nord e verso est; il secondo, invece, sopraggiunge tra sabato 19 e domenica 20, e l'impatto idraulico che ne consegue è figlio di una convergenza in sede padana tra la Tramontana in discesa da NNW e lo Scirocco in rientro da SE. Lungo una linea protesa da Ravenna a Piacenza si genera così una linea di rovesci e temporali, che portano localmente gli accumuli oltre i 100 mm. Si contano così nuovi danni in Emilia, in particolare a Bologna. Situazione ancora una volta più sotto controllo dalle nostre parti, dove l'accumulo sui 2 giorni ammonta a 47 mm. Nei giorni successivi si attua una breve e mite parentesi anticiclonica, ma da ovest si avvicina un nuovo ciclone che riporta piogge deboli per un'altra settimana, a dispetto del regime barico, che sulla carta è rigorosamente altopressorio. Le temperature minime restano su valori molto elevati, talora oltre i 15°C. L'ultimo peggioramento porta circa una trentina di millimetri e una forte riduzione dell'escursione termica giornaliera: le temperature massime si portano entro le medie della terza decade, ma di contro le minime subiscono un nuovo aumento, raggiungendo il 23/10 i +15,7°C.
27-31: Termine della fase perturbata
Al termine di una fase che ha portato in certe aree del piacentino oltre 200 mm, solamente negli ultimissimi giorni del mese la circolazione favorisce l'innalzamento di un blocco ad omega anticiclonico centrato sull'Italia. Questa transizione dell'onda depressionaria permette la fine definitiva della lunga fase perturbata che si protraeva da settembre, ma anche l'accanimento di un'area depressionaria, impedita nel suo movimento verso est, sulla Spagna, dove causa una drammatica alluvione che coinvolge soprattutto la città di Valencia, con numerose vittime. Curiosa l'invasione di ragnatele, che hanno coperto interi campi e rivestito le antenne delle case.
Bilancio
Il mese è stato caratterizzato da una prima fase contraddistinta da una circolazione moderatamente fredda e perturbata, ereditata dal mese di settembre, rimpiazzata poi nel corso della seconda decade da una situazione di forte e persistente maltempo, in condizioni più miti, compatibilmente con il passaggio da NAO moderatamente negativa a neutro-negativa associata alla formazione di un blocco sull'Europa orientale. Infine, si è concretizzata una parentesi anticiclonica, forse per merito di un rallentamento dell'AO che potrebbe aver giocato un ruolo nello spostamento del blocco anticiclonico sull'Europa centrale.
Il riscontro termometrico rispecchia appieno queste dinamiche, con un leggero incremento termico nel corso del mese che si contrappone al tipico andamento decrescente del profilo termico di un mese autunnale, spostando così le anomalie positive a carico delle ultime due settimane. Il leggero raffreddamento degli ultimi giorni è da imputare all'instaurazione delle inversioni termiche, classica reazione del bacino padano a situazioni anticicloniche durante l'autunno e l'inverno. L'anomalia mensile di temperatura media ammonta a +2,41°C (media +15,41°C), ampiamente positiva ma inferiore a quelle eccezionali di ottobre 2022 e 2023. Un'analisi più approfondita permette comunque di distinguere fra massime normali e minime eccezionalmente elevate (ben 5 volte sopra i 15°C e per ben 26 oltre i 10°C), risultato abbastanza prevedibile in un contesto fortemente perturbato.
Le precipitazioni sono risultate le più abbondanti della serie storica, con un totale di 199,9 mm. La pioggia è caduta per ben 15 giorni su 31. Durante la seconda decade, la più piovosa, sono stati registrati 97 mm di accumulo, una cifra superiore all'intera media storica mensile.
Infine la ventilazione è compatibile con un regime perturbato, con netta prevalenza dell'est (Scirocco). Di contro, è stata quasi completamente annullata la componente occidentale, sintomo della pressochè totale assenza di un dominio anticiclonico.
Temperature medie (°C) | Prp (mm) | ||
+12,81 | +18,87 | +15,41 | 199,9 |
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