AGOSTO 2021

Dal gran caldo alla rottura stagionale, grave siccità

1-9: Clima estivo gradevole

Il tanto annunciato "break" messo in atto dal transito verso est di una saccatura più convinta che avrebbe piegato l'anticiclone sahariano, quella generale pausa da un'estate comunque calda, non presenta l'entità sperata, e oltre a provocare un abbassamento termico limitato alle aree che hanno assistito a temporali e non una generale rinfrescata, il vento ha ulteriormente inaridito il suolo laddove non ha piovuto. Il mese inizia comunque con una discreta attività temporalesca sulle regioni settentrionali che si protrae fino al giorno 6; piove un po'sulle pedemontane e qua e là a macchia di leopardo in pianura, ma qui non scendono che due gocce a giorni alterni (1 mm). Poi le temperature si riprendono lentamente superando i 30 gradi, ma in un contesto gradevole caratterizzato da variabilità, notti non calde e ventilazione attiva.

Squarcio tra le nubi

Temporale estivo verso est

Rovesci

Esteso fronte temporalesco da nord ovest

Nubi mammatus

10-15: Arriva il gran caldo

Con l'inizio della seconda decade, quella del clou delle vacanze estive, si prepara la più intensa ondata di caldo dell'estate 2021. Questa volta non si tratta della fiammata calda che di tanto in tanto lambiva il sud Italia in seguito ad un affondo depressionario con asse ad ovest dell'Italia; questa volta si tratta di una vera pulsazione verso nord dell'ITCZ (la linea in cui convergono gli alisei, la cui fluttuazione di latitudine preannuncia l'arrivo o meno di un'ondata di caldo dall'Africa) cui corrisponde l'avanzata poderosa verso nord della bolla anticiclonica nordafricana su tutta l'Europa meridionale. L'11 agosto 2003 fu il giorno dei record di caldo al centronord, mentre quest'anno tale data segna la frantumazione dei record al sud, con Floridia (vicino a Siracusa) che registra il nuovo picco termico più elevato di sempre per l'Europa: +48,8°C! Al nord le cose vanno meglio, anche se il caldo è comunque intenso, e si raggiungono le temperature più elevate dell'anno in corso nei giorni 14 e 15 (rispettivamente +36,0 e +36,1 gradi qui). Ondata di caldo dunque in linea con quelle più intense delle estati post 2000.

16-22: Correnti occidentali e caldo in ritirata

Il gran caldo batte in ritirata sotto la spinta di diverse perturbazioni: il 16 una discesa di aria fresca da nord sfila via verso est senza oltrepassare il baluardo alpino, ovviamente lasciandoci ancora a secco :)   Poi si instaura una circolazione "da ovest" che si traduce in giornate ventilate e variabili ma comunque asciutte. Le temperature restano fedeli alle medie o poco più calde.

23-31: Doppio calo termico e frequente ventilazione da est

Il fiume d'aria che viaggia da ovest verso est levigando le saccature e i promontori anticiclonici non dura molto, e, come un fiume che incontrando una pianura rallenta, si creano dei meandri che si traducono in scambi meridiani di masse d'aria. L'alta pressione delle Azzorre si distende verso nord e sul suo bordo orientale si instaura un flusso di correnti fredde che dal nord Atlantico raggiungono l'Italia. Il calo termico, piuttosto lento e non così corposo, non è preceduto da una passata di piogge organizzata, tuttavia risulta quanto basta per portare le temperature in maniera decisa sotto i 30 gradi. Il 27 invece arriva la definitiva "rottura stagionale" (che non è ancora la scuola), cioè avviene quella manovra atmosferica in grado di porre fine con decisione al caldo estivo. L'ulteriore avanzata verso nord dell'anticiclone azzorriano provoca, in risposta, la discesa verso sud di una vasta area di bassa pressione ricolma di aria artica (quindi più fredda di quella atlantica), che si distacca dalla circolazione generale (cut-off) e si isola in posizione semi-stazionaria con il suo centro appena a nord-est delle Alpi. Ci troviamo nel bel mezzo di un flusso vivace d'aria da nord che mantiene le temperature ben al di sotto della media e una ventilazione a tratti forte. La mattina del 27, giorno dell'irruzione fresca, trascorre sotto un profilo autunnale, con cielo coperto e tempo uggioso, vento freddino ma ancora senza pioggia! La massima di quel giorno si ferma a +23 gradi, e nei giorni a seguire anche le minime percepiscono il calo grazie a cieli sereni e ad una ritrovata calma di vento, e il 29 si scende a +10,8. Il 30 agosto un temporale porta la prima grandine del 2021 (poca e di piccole dimensioni, con rain rate di 109 mm/h) ma anche l'unico accumulo pluviometrico degno di nota in questo ennesimo mese secco.

Il primo "fresco" in montagna

Prati gialli...non piove da due mesi

Panoramica di una vasta struttura temporalesca autorigenerante


Bilancio

Con Agosto si chiude quest'estate, un trimestre a due facce. Possiamo ritenerci fortunati che la consistente anomalia estiva sia stata ben distribuita e soprattutto a carico del mese storicamente meno caldo, giugno, ma non si può comunque ignorare la presenza praticamente ininterrotta di temperature più elevate delle medie. E, sottolineo, non si può nascondere l'esistenza di una siccità preoccupante: è vero, laddove ha piovuto ha fatto molti danni (e par forsa! con sto caldo...), ma un paio di perturbazioni organizzate avrebbero certamente alleviato lo stress cui sono sottoposte le colture e le piante. In più, la contrazione dei terreni dovuti alla totale assenza di acqua ha provocato danni ad alcune strutture, e questo scenario si ripete ormai con una frequenza preoccupante. Il mese chiude con un'anomalia comunque contenuta grazie ad una terza decade fresca (+0,83 gradi) e solo 9,9 mm di pioggia.

Temperature medie (°C) Prp (mm)
+17,33 +30,72 +24,03 9,9

Commento sull'estate meteorologica 2021 (1 giugno 2021 - 31 agosto 2021)

L'estate 2021 chiude come la settima più calda mai registrata finora da quando esistono le rilevazioni meteorlogiche, preceduta, in ordine decrescente di temperatura, da 2003, 2017, 2015, 2019, 2018 e 2012 (si noti come 5 sono avvenute nell'ultimo decennio). Per quanto riguarda la situazione idrica, la grave siccità è stata affrontata spendendo tutte le riserve accumulate in inverno (e menomale che ha piovuto proprio in inverno, perchè in quella stagione è naturale che da una certa quota sia tutta neve, la neve reintegra le falde durante il disgelo), ma parte di queste sono in realtà servite ad appianare il deficit accumulato nel 2020, quindi se non pioverà in maniera consistente entro la fine di settembre ci sarà un disperato bisogno di acqua anche da queste parti, dove gli effetti sono per ora relegati esclusivamente alla superficie del suolo. E, se è vero che prima di urlare alla siccità è bene estendere lo sguardo a periodi precedenti che magari sono risultati molto piovosi, bisogna anche tenere in conto che se per avere un bilancio neutro occorre consultare le cumulate di pioggia degli ultimi 8-12 mesi, quand'anche riscontriamo una situazione di normalità è probabile che in realtà la vegetazione sia sottoposta ad un grave stress idrico. Anzi, il problema degli ultimi anni non è quanto piove ma come piove, e quest'anno l'unico mese piovoso (con caratteristiche quasi di eccezionalità) è stato seguito da mesi tutti avari di pioggia. Questa fondamentale distribuzione nel tempo è venuta a mancare per il terzo anno consecutivo. L'estate 2021 si chiude con 80,5 mm accumulati e un'anomalia termica di +1,35°C dalla media.

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