SETTEMBRE 2023

Autunno non pervenuto

1-12: Avvio stabile e piuttosto caldo

Sebbene settembre segni, per convenzione, l'inizio dell'autunno meteorologico, da un po' di anni la regola è che il declino stagionale, caratterizzato dal venir meno della stabilità anticiclonica e dall'ingresso di numerose perturbazioni atlantiche, si manifesti dopo la metà del mese. Anche quest'anno non sono state fatte eccezioni rispetto a questa nuova normalità. L'importante affondo di fine agosto in sede mediterranea è stato seguito da uno in sede atlantica, configurazione che come abbiamo purtroppo imparato provoca risalite di aria molto calda, favorendo anche lo stazionamento dell'anticiclone nord-africano su tutta l'Europa occidentale. La +20°C a 850 hPa si è così spinta nuovamente oltre l'arco alpino, provocando diversi record ad alta quota (come il ritorno dello 0°C termico oltre i 5000 mt sulle Alpi occidentali e una lunga serie di notti senza gelo a Capanna Margherita a 4554 mt), e temperature fino a 36°C sulle regioni meridionali francesi. Le Alpi piemontesi si sono sacrificate, fungendo, soprattutto alle quote più basse, da contrafforte difensivo nei confronti dell'avvezione calda, arginando efficacemente in un primo momento l'ascesa termica in Pianura Padana grazie anche alla collaborazione di una rasoiata fresca dai Balcani che si è inserita dal lato non protetto del bacino padano. Grazie a questa manovra, la successiva graduale scalata dei termometri si è manifestata solo nei valori massimi, mentre di notte il giacimento di aria fredda ed i cieli sereni hanno agevolato minime inferiori a +15°C.

Tramonto del 3 settembre

13-22: Fase moderatamente perturbata

La falla iberica si alimenta nuovamente, tuttavia il ramo ascendente della Jet-stream lambisce il nord Italia, favorendo la genesi di instabilità temporalesca tipicamente estiva: il 13 settembre, infatti, scendiamo sotto i +30°C, con nuvolosità cumuliforme e qualche colpo di tuono dovuto a un temporale che ha portato accumuli importanti lungo la bassa Val Trebbia, ma soltanto in serata qualche goccia cade anche da noi. Il giorno seguente è analogo, e un altro temporale riesce questa volta a interessarci, ma l'accumulo è ancora irrilevabile; per osservare qualche scatto delle bascule occorre attendere il 16, quando le briciole di un sistema temporalesco riescono a dare una modesta bagnata alla vegetazione. La precipitazioni si ripresentano il 18, e poi il 20, quando un forte rovescio si genera appena a nord della via Emilia, mentre il vero maltempo organizzato si presenta grazie ad una linea convettiva semi-stazionaria protesa da Genova a Brescia che riesce ad interessare quasi tutta la nostra provincia, trascurando in parte la bassa Val Tidone, dove gli accumuli sono risultati a una cifra.

Cumulonembo al tramonto

23-25: Temporanea rinfrescata

Quest'ultima perturbazione ha preceduto un'iniezione di aria decisamente più fresca sul bacino del Mediterraneo. Ha pertanto fatto seguito una decisa rinfrescata, con giornate di sole gradevoli e in linea con gli standard autunnali, tuttavia questa situazione risulterà di durata molto breve a causa della restaurazione del pattern nefasto che ormai si è impossessato morbosamente del Mar Mediterraneo.

26-30: Ci risiamo...

Chiudete gli occhi e immaginate una configurazione barica. Scommetto che vi è venuta in mente una bassa pressione al largo del Portogallo, una pronunciata ansa ciclonica del Getto a cavallo tra Spagna, Francia e Italia, e un successivo cavo d'onda sulla Grecia: ebbene sì, se avete pensato a questo, ci avete azzeccato. Dopo "stangata" di fine agosto ci eravamo illusi di esserci lasciati un certo tipo di configurazioni alle spalle, ma in verità ancora oggi, a distanza di un mese, quello che sembrava un altro apparente colpo di grazia all'estate si è rivelato ancora una volta solo una pausa. Forse è arrivato il momento di accettare la realtà dei fatti, ovverosia il nuovo clima, che ci vede, proprio nell'epoca più calda per il nostro pianeta nel recente passato, la nazione disposta lungo il meridiano più sfigato, con conseguente esasperazione delle anomalie positive e del trend volto al riscaldamento. La falla iberica è ancorata, inamovibile da quella maledetta posizione, l'unica che non doveva assumere, e che invece riprende in maniera reiterata stazionando per giorni e giorni, fin tanto che la situazione non si smuove, ed a quel punto riparte indebolita ma velocissima verso levante, senza così essere in alcun modo produttiva in termini di Genoa Lows, ciclogenesi tirreniche, precipitazioni e ventilazione nord-orientale. Anche settembre possiamo considerarlo caduto vittima del GW, definitivamente, sulla scia di GIugno, Agosto, Novembre, Febbraio e Luglio. Per la sesta volta consecutiva ce lo lasciamo alle spalle con un pesante surplus termico nazionale ed un grosso deficit idrico, dunque più simile a un mese estivo che autunnale, ma questa volta ci saluta con il "bonus" dello zero termico ben oltre quota 4000 mt.

Gadignano e la Val Tidone

Cielo a pecorelle...sole a catinelle


Bilancio

Settembre 2023 si inserisce nel trend anomalo avviatosi a maggio 2022, e, a dispetto del cambiamento di segno di alcuni indici teleconnettivi atmosferici molto influenti come ad esempio l'ENSO 3.4 (passato in positivo dopo 3 anni di Niña), il pattern circolatorio tra Atlantico ed Europa occidentale vede reiterarsi un affondo freddo a ovest del Portogallo e la conseguente rimonta di un robusto e stazionario anticiclone sul continente. Ne scaturisce l'assenza di perturbazioni, e le poche infiltrazioni provocano precipitazioni ancora a carattere temporalesco, che come abbiamo potuto verificare tendono a penalizzare la Val Tidone il più delle volte. Per quanto concerne il profilo termico, data la situazione sopra descritta, l'unica possibilità di fasi fredde deriva da una traslazione della suddetta configurazione barica un po' più ad ovest, poichè così i cavi d'onda che aggirano l'anticiclone possono ricadere sui vicini Balcani, e grazie alla protezione offerta dalle Alpi ad ovest ed all'apertura del bacino padano ad est sono possibili infiltrazioni fredde nei bassi strati, purtroppo con ben poche chances di fenomeni. La media del mese è di +21,04°C, che corrisponde ad un'anomalia di +2,64°C sulla media, ma sono ancor più sorprendenti le massime, attestate sui +28,22°C (tipiche di giugno) e per ben 8 volte superiori a +30°C, e mai inferiori a +20°C. Molto scarse le precipitazioni, situazione su cui ha gravato la persistenza dell'anomalia barica positiva, che ammontano a soli 15,0 mm distribuiti su 5 episodi (di cui 3 con cumulata > 1 mm). Gli estremi massimo e minimo, registrati rispettivamente l'11 e il 25 settembre, risultano di +32,2°C e +8,7°C. A dispetto delle condizioni anticicloniche, la nebbia non ha fatto la sua comparsa, se non in maniera sporadica, temporanea e localizzata nelle zone più avvezze.

Temperature medie (°C) Prp (mm)
+14,65 +28,22 +21,04 15,0
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