AGOSTO 2024

Schiacciante dominio dell'anticiclone africano

1-8: Dominio anticiclonico minato da qualche insidia

Agosto si presenta con un tipo di tempo saldamente ancorato ai binari del caldo intenso: in un contesto di cielo sereno, nel quale si inseriscono al più vaste incudini temporalesche dai contorni sbiaditi, la temperatura oscilla fra i +20°C di notte e i +34°C di giorno, conditi da un'atmosfera umida. La fila da primato di 21 notti tropicali consecutive (vale a dire che non si è mai scesi sotto i 20°C per 500 ore) viene interrotta il 7 agosto, ma non durante la notte, che trascorre con un'altra minima folle da +23,0°C, bensì in pieno pomeriggio. È bastata una leggera flessione delle altezza geopotenziali sul nord Italia per sollevare il coperchio dell'instabilità e permetterle di sfogarsi. Nell'arco di merzz'ora si sono osservati migliaia di lampi e alcuni fulmini nube-suolo caduti in prossimità. Il passaggio ha anche prodotto una discreta caduta di pioggia, annessa a forti raffiche (72 km/h la più intensa) e con una rateo di picco fino a 266 mm/h. La temperatura è crollata da +31°C a +19,2°C nel giro di pochissimi minuti. L'alba dell'8 agosto fa registrare una minima finalmente nella norma per la prima decade di agosto (+17,4°C), mentre la massima si ferma sotto i 33°C: non accadeva da 13 giorni. Un altro incredibile dato è il rientro della temperatura media giornaliera al di sotto dei 25°C, non perchè questo sia strano (anzi dovrebbe esssere la normalità), bensì perchè non accadeva dal 7 di luglio (31 giorni consecutivi).

9-14: Nuova intensa ondata di calore

Il boost dato agli anticicloni dalla rimonta verso nord dell'ITCZ continua a fare effetto, tanto che, a dispetto di notti via via più lunghe, le minime si riportano agevolmente oltre i 20°C, mentre il 13, con +36,1°C, si riscrive la massima annua. Un dato di per sè non particolarmente elevato se confrontato agli svariati 38°C degli anni passati, tuttavia era già evidente che l'estate 2024 avrebbe stupito non tanto per i singoli valori di temperatura ma per la costanza delle anomalie positive su periodi di diverse settimane.


Temporale al tramonto

L'ombra delle Alpi...

...all'imbrunire

15-20: Tiriamo il fiato!

Con una manovra atmosferica piuttosto articolata, la saccatura iberica responsabile del gran caldo sull'Italia è andata in cut-off, permettendo uno sblocco zonale. La discesa delle temperature è stata piuttosto lenta, difatti l'energia termica è stata consumata a poco a poco, ed il cielo, invece di riempirsi di cumulonembi, è stato inizialmente offuscato da cirrostrati, poi altostrati, ma solamente dal 18 agosto qualche temporale è riuscito ad interessare le nostre lande. In quel frangente, le precipitazioni sono state abbondanti in Appennino ed alta Val Tidone, mentre la pianura ha raccolto le briciole. Il modesto calo termico verrà comunque immediatamente riassorbito nei giorni seguenti, con il ripristino dell'impianto circolatorio che ci ha tenuto compagnia nelle settimane centrali dell'estate.


Temporale pomeridiano sui colli

Downdraft netto

21-31: Autunno? Nemmeno per sogno!

La temporanea pulsazione azzorriana che aveva riorientato da NW le correnti sull'Italia ha avuto vita breve, e nel corso della terza decade si assiste ad un ripristino dell'ancien regime della meteo: si riforma la depressione semistazionaria tra Francia e Regno Unito, mentre sull'Italia giungono correnti meridionali supportate da un campo di pressione elevato. Gli ultimi 10 giorni sell'estate meteorologica, che solitamente propongono i primi segni di cedimento della bella stagione, sono tutti uguali: tempo bello, cielo sereno e temperature molto calde. Il conteggio delle notti tropicali si aggiorna per ben 4 volte, l'ultima delle quali proprio il 31, mentre le massime si portano a fine mese oltre i 34°C, complice l'imperturbabile stabilità atmosferica. Nulla, insomma, che faccia presagire un arrivo dell'autunno. La media dell'ultima decade d'estate corrisponde a +26,31°C, un valore eccezionale, tipico delle decadi centrali di luglio degli ultimi anni e anomalo di circa +4°C.


Tramonti caldi...

Bilancio

Come testimonia la latitudine media dell'ITCZ riportata poco sopra, è proseguita la fase contraddistinta da anticicloni molto alti di latitudine, che hanno vanificato qualsiasi passaggio instabile fino a fine mese, compresa la consueta rottura del tempo, che pure nel caldissimo agosto 2023 si era manifestata in extremis. Insomma, come si poteva intuire per la legge non scritta di compensazione, l'avvio a singhiozzo dell'estate sarebbe ci sarebbe costato a caro prezzo. E dopo un luglio con notti mediamente tropicali, agosto è riuscito a bissare, chiudendo con minime attestate a +20,18°C. Si tratta di un risultato eccezionale, tanto più se si considera che va esteso a un bimestre. Le precipitazioni, distribuite su due giorni di pioggia, ammontano a 33,0 mm, il primo valore deficitario dall'inizio dell'anno. La media delle temperature massime è la più alta di tutto il trimestre, con +33,05°C medi. Pur senza feroci ondate di caldo, l'agosto 2024 stacca considerevolmente l'agosto 2023, e con un'anomalia di +3,23°C (media mensile a +26,43°C) lo scavalca prendendosi il secondo posto degli agosto più caldi, poco distante dal 2003. Difficile da pensare con una massima assoluta di soli +36,1°C e la giornata più calda con una media inferiore a 30°C. Eppure, talvolta la perseveranza può più dei singoli episodi.

Temperature medie (°C) Prp (mm)
+20,18 +33,05 +26,43 33,0

Commento sull'estate meteorologica 2024 (1 giugno 2024 - 31 agosto 2024)

L'estate 2024 ha presentato una struttura dicotomica piuttosto evidente, ragion per cui tramite l'analisi degli indici teleconnettivi verrà svelato il motivo del cambio di passo così radicale osservato nel corso del mese di luglio. Dal grafico allegato a piè pagina, si nota una stretta correlazione fra l'andamento dei tre principali indici teleconnettivi del nord emisfero (Pacific-North-America, Nord-Atlantic-Oscillation e Arctic-Oscillation) e quello della temperatura media registrata dal 1 giugno al 31 agosto. Ho combinato questi tre indici in un'unica curva che tenesse conto del contributo di tutti: dopo aver apportato qualche piccola operazione matematica al risultato grezzo per renderlo confrontabile con la curva di temperatura media, ho traslato la funzione degli indici indietro di 6 giorni, poichè quella è l'entità del ritardo osservato nella propagazione dell'influenza circolatoria sulla meteo locale. Il risultato è una buona corrispondenza fra le due curve, il che dimostra l'influenza di AO, NAO e PNA sulle nostre temperature medie. A voler essere pignoli, si può sottolineare come, con l'avvio della seconda decade di luglio, le temperature crescano a dispetto di indici stabili o in calo. Tuttavia, è ovvio che tali variabili non sono le uniche a condizionare il tempo di casa nostra, ed è quindi necessario spiegare brevemente che esistono altre forzanti, come l'Inter-Tropical Convergence Zone (ITCZ) e la Madden-Jullian Oscillation (MJO). Nel caso di luglio, come si nota dal grafico dedicato, si riscontra una significativa rimonta dell'ITCZ verso nord, il che comporta un avanzamento di latitudine degli anticicloni subtropicali, che vanno quindi ad offrire una più stabile protezione al Mediterraneo. Ma l'influenza di questi indici teleconnettivi non si limita alle sole temperature, bensì condiziona il tempo atmosferico tutto: difatti, eventi pluviometrici importanti (ovverosia geograficamente estesi) si verificano quando gli indici flettono. Si notano comunque alcuni tracolli della curva gialla non corrisposti da altrettanto significativi abbassamenti termici nè da precipitazioni. Ciò è tuttavia dovuto al fatto che si sta limitando lo sguardo ad una singola stazione, che può anche non essere interessata dai fenomeni legati ad uno specifico episodio di maltempo: è questo il caso del 12 luglio, quando un'intensa perturbazione ha dispensato fino a 100 mm in fascia prealpina lombarda, lasciando la nostra zona ai margini. Il notevole crollo della radiazione solare media lascia comunque intuire una situazione di cielo coperto per diverse ore (conseguenza tipica delle perturbazioni e non dei semplici cumuli a sviluppo diurno). L'assenza di precipitazioni sulla nostra landa non ha permesso un calo termico importante ed immediato in loco, ma il passaggio della perturbazione è ulteriormente riprovato dal fatto che, nei giorni seguenti, nonostante il veloce recupero della radiazione, le temperature siano scese ancora un po', sintomo di un ricambio d'aria significativo che non può essere operato dal singolo temporale di calore. Il caso diametralmente opposto è rappresentato dall'episodio del 7 luglio, quando un isolato temporale proveninente dall'alessandrino ci ha raggiunti. L'impatto sulla radiazione è stato insolitamente significativo, ma il calo termico molto modesto e soprattutto scorrelato dall'andamento degli indici, proprio perchè non si trattava di un sistema con aria fresca al seguito.


ITCZ nel 2024

Relazione fra indici e meteo

Il paragrafo soprastante ha la funzione di spiegare le cause dei due differenti regimi atmosferici che si sono spartiti l'estate 2024. Passando all'analisi dei dati in sè, si nota subito una ridotta escursione termica media: con ben 40 notti tropicali, l'estate 2024 si chiude con la media minima più elevata di sempre (+19,06°C), mentre le massime si fermano a un più normale +31,24°C. si tratta di un'escursione termica media di soli 12,18°C, una misura molto scarsa per il periodo con la maggiore quantità di radiazione entrante, e che si presenta ancor più eclatante se si considera che per due terzi della stagione il tempo è rimasto molto stabile. le giornate di pioggia di questo trimestre, per il quarto anno consecutivo, ammontano a 11, mentre le precipitazioni complessive risultano lievemente più alte della norma (179,5 mm). La spiegazione di variazioni termiche giornaliere ridotte potrebbe risiedere nell'umidità dei suoli, frutto dell'eccezionale surplus pluviometrico primaverile: analizzando l'umidità relativa media a 2 metri da terra, difatti, emerge come, con il 68.8% di media, l'estate 2024 sia stata una delle più umide mai registrate, in netto vantaggio sugli anni scorsi. Come già ampiamente trattato, l'umidità contribusce ad aumentare l'inerzia termica delle superfici e dell'aria soprastante, tant'è che lo scarso potenziale convettivo non ha permesso la genesi di eventi estremi così distruttivi come quelli degli anni passati sulle pianure lombarde e piemontesi. Ecco il motivo per cui, a prima impressione, non parrebbe un'estate calda. Il numero di 64 massime oltre 30°C è in calo rispetto agli anni passati, così come la più alta temperatura media giornaliera (+29,21°C il 01/08) e i due estremi assoluti (+9,9°C il 01/06 e +36,1°C il 13/08).

Temperature medie (°C) Prp (mm)
+19,06 +31,24 +25,11 179,5
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